Monza - Via Gambacorti Passerini 6

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Di idee socialiste, da sempre era stato ostile al fascismo, tanto da far parte di un gruppo autonominatosi “Fronte d’azione antifascista” che già dal 1942 stampava un foglio clandestino “Pace e Libertà” al quale collaboravano unitariamente socialisti, comunisti e cattolici.
Protagonista delle manifestazioni del 25 luglio 1943, fu uno dei primi a organizzare una forma di guida della città dopo la caduta del regime e l’inizio della Resistenza dopo l’armistizio.
Arrestato dai fascisti che ben conoscevano la sua posizione politica fu inviato, dopo un breve periodo di carcere, al “campo di transito di Fossoli”, vicino a Carpi (provincia di Modena).
Il 12 luglio 1944, con un gruppo di condannati, fu portato al poligono di tiro di Cibeno, vicino a Fossoli e fucilato.
Dei 67 “Martiri di Fossoli”, oltre ad Antonio Gambacorti Passerini ben altri sette erano brianzoli: Enrico Arosio, Davide Guarenti, Enrico Messa e Carlo Prina di Monza; Francesco Caglio di Arcore; Luigi Luraghi di Besana Brianza e Arturo Martinelli di Cesano Maderno.

GAMBACORTI PASSERINI ANTONIO



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