ALLE DEPORTATE E AI DEPORTATI DELLA BRIANZA
Monza, 21 dicembre 2021. Portare nella quotidianit di un luogo il ricordo di una persona con la posa di una pietra di inciampo
un modo per restituire dignit ai quei concittadini che hanno perso la vita a causa delle deportazioni nazifasciste.
In Brianza sono 384 le deportate ed i deportati che non sono pi tornati a casa tra l 8 settembre 1943 ed il 25 aprile 1945: 40
deportati ebrei verso la Shoah, 252 operai e partigiani deportati per ragioni politiche, 92 soldati del Regio Esercito Italiano che
rifiutarono l adesione ai nazifascisti.
Da oggi davanti alla sede provinciale, in via Grigna 13 a Monza, si potr inciampare simbolicamente nel ricordo di ciascuno di
loro: il Presidente della Provincia MB Luca Santambrogio e Milena Bracesco, Presidente del Comitato per le pietre di
inciampo, hanno posato la pietra simbolo a memoria di tutte le deportate ed i deportati della Brianza sotto le bandiere, come
simbolo di rispetto delle Istituzioni verso queste vite spezzate.
In Brianza, ad oggi sono state gi posate 28 pietre, piccoli tasselli che costituiscono quella rete della memoria MB con cui la
Brianza, attraverso il Comitato per le pietre di inciampo MB, sta partecipando alla costruzione del pi grande monumento
diffuso d Europa, nato su iniziativa dell artista tedesco Gunter Demnig, per ricordare le vittime della Shoah e della
deportazione.
Mi piace pensare che da oggi questo sar simbolicamente il punto di partenza di quel viaggio della memoria alla scoperta
delle storie che ogni singola pietra - gi posata e che sar posata - rappresenta. L idea di posare una pietra a simbolico ricordo
di tutte le deportare ed i deportati della Brianza davanti alla sede provinciale, che consideriamo la Casa dei Comuni, un modo
per sentirci una comunit che si riconosce in valori comuni, che condivide il dolore ma che sa guardare al futuro, tenendo ben
salde le radici nel passato. Da oggi vogliamo dare al Progetto Pietre di inciampo un corso nuovo per costruire insieme il nostro
patrimonio della memoria". - commenta il Presidente della Provincia MB Luca Santambrogio.
Questa pietra un inciampo emotivo e mentale, non certamente fisico. Verr successivamente postato un leggio che andr a
ricordare visivamente per chi lo legger la tremende vicissitudini subite dai molti nostri concittadini deportati nei lager nazisti
perch si opposero alla dittatura fascista, perche di religione ebraica,o come i tanti militari che non accettarono di far parte
dell'esercito nazista.. Tragedia che ancor oggi lascia un solco profondo in tutti noi. Quest'anno in modo particolare c molta
commozione nelle mie parole in quanto tra le pietre che verranno posate nella mia citt ce ne sar una dedicata a mio padre
Enrico. - aggiunge Milena Bracesco, Presidente del Comitato per le pietre di inciampo.